STRUMENTI NAZIONALI

STRUMENTI NAZIONALI

  • FONDO PER IL SOSTEGNO DELLE ECCELLENZE DELLA GASTRONOMIA E DELL’AGROALIMENTARE ITALIANO (domande dal 12 marzo al 13 maggio 2024): contributo a fondo perduto fino al 70% (con un massimo di 30.000 €) alle imprese aventi codici Ateco 56.10.1 (ristorazione con somministrazione) costituite e iscritte come attive nel Registro delle imprese da almeno 10 anni, oppure che abbiano acquistato – nei 12 mesi precedenti la data di pubblicazione del Decreto Ministeriale 4 luglio 2022 – prodotti certificati DOP, IGP, SQNPI, SQNZ e prodotti biologici per almeno il 25% del totale dei prodotti alimentari acquistati nello stesso periodo e per quelle di cui ai Codici Ateco 56.10.30 (gelaterie e pasticcerie) e 10.71.20 (produzione di pasticceria fresca) costituite e iscritte come attive nel Registro delle imprese da almeno 10 anni o, alternativamente, che abbiano acquistato – nei 12 mesi precedenti la data di pubblicazione del Decreto Ministeriale 4 luglio 2022 – prodotti certificati DOP, IGP, SQNPI e prodotti biologici per almeno il 5% del totale dei prodotti alimentari acquistati nello stesso periodo per l’acquisto di macchinari, attrezzature, arredi da realizzare entro 8 mesi dalla concessione delle agevolazioni.
  • ON: NUOVE IMPRESE A TASSO ZERO (riapertura dello sportello dal 24 marzo 2022): fino al 90% delle spese (con un massimo di 3 milioni di euro) sotto forma di finanziamento a tasso zero e contributo a fondo perduto (fino al 20%) per l’avviamento e consolidamento di micro e piccole imprese (nella sola forma di società di persone o di capitali, anche da costituire) composte in maggioranza da uomini (under 35) e/o donne e costituite da non oltre 5 anni al momento della presentazione della domanda.
  • BENI STRUMENTALI NUOVA SABATINI GREEN (domande dal 1 gennaio 2023): contributo in conto impianti e  finanziamento agevolato a micro, piccole e medie imprese con sede in Italia per incentivare l’acquisto o l’acquisizione tramite leasing di beni strumentali nuovi (macchinari, impianti, beni strumentali di impresa, attrezzature), hardware classificabili, nell’attivo dello stato patrimoniale, alle voci B.II.2, B.II.3 e B.II.4, software e tecnologie digitali destinati a strutture produttive. L’investimento deve essere avviato dopo la presentazione della domanda. Il finanziamento pari al 100% dell’investimento, di durata inferiore a 5 anni, deve essere compreso tra 20.000 euro e 4.000.000 di euro ed essere avviato successivamente alla domanda. Relativamente al contributo, il tasso di interesse annuo è pari al 2,75% per gli investimenti in beni strumentali ed al 3,575% per gli investimenti 4.0 e green.
  • PROGETTI DI RICERCA E SVILUPPO PER L’ECONOMIA CIRCOLARE: (domande dal 10 dicembre 2020) : finanziamento del 50% a TASSO AGEVOLATO + contributo a fondo perduto fino al 20% per le imprese, di qualsiasi dimensione,  che realizzino progetti (da 12 a 36 mesi) di ricerca ( tra 500.000 euro e 2.000.000 euro) singoli o congiunti (anche con ODR) finalizzati alla riconversione produttiva delle attività economiche nell’ambito dell’economia circolare, in una o più delle seguenti linee di intervento:
  1.  innovazioni di prodotto e di processo in tema di utilizzo efficiente delle risorse e di trattamento e trasformazione dei rifiuti;
  2.  progettazione e sperimentazione prototipale di modelli tecnologici integrati finalizzati al rafforzamento dei percorsi di simbiosi industriale;
  3.  sistemi, strumenti e metodologie per lo sviluppo delle tecnologie per la fornitura, l’uso razionale e la sanificazione dell’acqua;
  4.  strumenti tecnologici innovativi in grado di aumentare il tempo di vita dei prodotti e di efficientare il ciclo produttivo;
  5.  sperimentazione di nuovi modelli di packaging intelligente (smart packaging) che prevedano anche l’utilizzo di materiali recuperati;
  6. sistemi di selezione del materiale multileggero, al fine di aumentare le quote di recupero e di riciclo di materiali piccoli e leggeri.
  • DIGITAL TRANSFORMATION: (domande dal 15 dicembre 2020) : finanziamento del 40% a TASSO AGEVOLATO + contributo a fondo perduto del 10%  per le PMI che realizzino, entro 18 mesi dalla concessione dell’agevolazione, investimenti di minimo 50.000 euro e massimo 500.000 euro  diretti alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi dei soggetti proponenti mediante l’implementazione di:
      • tecnologie abilitanti individuate dal Piano nazionale impresa 4.0. (advanced manufacturing solutions, additive manufacturing, realtà aumentata, simulation, integrazione orizzontale e verticale, industrial internet, cloud, cybersecurity, big data e analytics) e/o;
      • tecnologie relative a soluzioni tecnologiche digitali di filiera, finalizzate:
        1) all’ottimizzazione della gestione della catena di distribuzione e della gestione delle relazioni con i diversi attori;
        2) al software;
        3) alle piattaforme e applicazioni digitali per la gestione e il coordinamento della logistica con elevate caratteristiche di integrazione delle attività di servizio;
        4) ad altre tecnologie, quali sistemi di e-commerce, sistemi di pagamento mobile e via internet, fintech, sistemi elettronici per lo scambio di dati (electronic data interchange-EDI), geolocalizzazione, tecnologie per l’in-store customer experience, system integration applicata all’automazione dei processi, blockchain, intelligenza artificiale, internet of things.
      • A tal fine i progetti devono prevedere la realizzazione di:
        1. attività di innovazione di processo o di innovazione dell’organizzazione, ovvero;
        2. investimenti.
  • SMART & START ITALIA (domande dal 20 gennaio 2020): finanziamento a tasso agevolato (fino al 90% a tasso zero) + contributo a fondo perduto fino al 30% (per i soli territori delle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia e per i territori colpiti dal sisma 2016 e 2017 e nelle Marche) per le start up innovative da costituire o costituite da non oltre 60 mesi finalizzato ad investimenti produttivi, capitale circolante e spese gestionali da un minimo di 100.000 euro a 1,5 milioni di euro. Le startup già ammesse alle agevolazioni possono chiedere di trasformare in fondo perduto una quota del mutuo se nella società vengono realizzati investimenti in capitale di rischio nella forma di investimento in equity, ovvero di conversione in equity di uno strumento in forma di quasi-equity da parte di investitori terzi o di soci persone fisiche. L’investimento nel capitale di rischio deve essere almeno di 80.000 euro, avere una durata minima di tre anni e, nel caso di apporto da parte di investitori terzi, non deve determinare una partecipazione di maggioranza. Il finanziamento agevolato è convertibile fino a un importo del 50% delle somme apportate dagli investitori terzi e, comunque, non oltre il 50% del totale delle agevolazioni concesse alla startup.



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